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Valle d'Aosta - Soppressione Comunità Montane

Pubblico
Martedì, 10 Febbraio, 2015 - 01:00

 
REGIONE VALLE D'AOSTA
LEGGE REGIONALE 5 agosto 2014, n. 6 
  Nuova disciplina dell'esercizio associato  di  funzioni  e  servizi
comunali e soppressione delle Comunita' montane. 
(GU n.6 del 7-2-2015)
Capo I 
DISPOSIZIONI GENERALI 
 
(Pubblicata nel Bollettino Ufficiale  della  Regione  Autonoma  Valle
                  d'Aosta n. 32 del 12 agosto 2014) 
 
 
                       IL CONSIGLIO REGIONALE 
 
 
                            Ha approvato 
 
 
                     IL PRESIDENTE DELLA REGIONE 
 
 
                              Promulga 
 
la seguente legge: 
 
                               Art. 1 
 
                         Oggetto e finalita' 
 
  1.  Nell'esercizio  della  potesta'  legislativa  in   materia   di
ordinamento degli enti locali di cui all'art. 2, comma primo, lettera
b), della legge  costituzionale  26  febbraio  1948,  n.  4  (Statuto
speciale per  la  Valle  d'Aosta),  in  combinato  disposto  con  gli
articoli 117 della Costituzione e 10 della  legge  costituzionale  18
ottobre 2001, n. 3, nonche' nel  rispetto  dei  principi  di  cui  ai
titoli I e II della parte I della legge regionale 7 dicembre 1998, n.
54 (Sistema delle autonomie in  Valle  d'Aosta),  la  presente  legge
disciplina le modalita' di organizzazione dell'esercizio obbligatorio
in forma  associata  delle  funzioni  e  dei  servizi  comunali,  con
l'obiettivo di incrementare la qualita' delle prestazioni erogate  ai
cittadini,  riducendo  complessivamente  gli  oneri  organizzativi  e
finanziari e garantendo uniformi livelli essenziali delle prestazioni
sull'intero territorio regionale. 
  2. La Regione, nel perseguimento delle finalita' di cui al comma  1
e  in  ossequio  ai  principi  di   sussidiarieta',   adeguatezza   e
differenziazione, riconosce la propria articolazione territoriale nei
74 Comuni valdostani quale espressione e risorsa del proprio  tessuto
identitario, culturale e sociale, a salvaguardia  delle  peculiarita'
culturali, linguistiche e storiche del proprio territorio montano. 
                               Art. 2 
 
Ambiti territoriali ottimali per l'esercizio  delle  funzioni  e  dei
                          servizi comunali 
 
  1. Le funzioni e i servizi comunali sono esercitati: 
    a) in ambito territoriale regionale, mediante convenzioni  tra  i
Comuni ed i soggetti di cui agli articoli 4, 5 e 6; 
    b) in ambito territoriale sovracomunale,  per  il  tramite  delle
Unites des Communes valdotaines di cui all'art. 8; 
    c) in ambito territoriale sovracomunale, mediante convenzioni fra
enti locali; 
    d) in ambito territoriale comunale, per le funzioni residuali. 
  2. La Giunta  regionale,  con  propria  deliberazione  da  adottare
d'intesa con  il  Consiglio  permanente  degli  enti  locali  (CPEL),
elenca, qualora necessario, le  attivita'  ricomprese  nelle  singole
funzioni e nei servizi comunali di cui agli articoli 4, 5,  6,  16  e
19. 
Capo II 
FUNZIONI E SERVIZI COMUNALI DA SVOLGERE IN AMBITO TERRITORIALE
REGIONALE 
                               Art. 3 
 
                    Ambito territoriale regionale 
 
  1.  L'ambito  territoriale  regionale  per  l'esercizio  in   forma
associata delle funzioni e dei servizi comunali di  cui  al  presente
capo e' quello che comprende il territorio dell'intera Regione. 
  2. Le funzioni e i servizi comunali esercitati in  forma  associata
in ambito territoriale  regionale  sono  svolti  dai  Comuni  per  il
tramite dei soggetti individuati dagli articoli 4, 5 e 6, secondo  le
modalita' disciplinate in apposite convenzioni aventi i contenuti  di
cui all'art. 20. 
                               Art. 4 
 
Funzioni e servizi comunali gestiti in forma associata per il tramite
                              del CELVA 
 
  1. I Comuni esercitano in  forma  associata,  per  il  tramite  del
Consorzio degli enti locali della Valle d'Aosta (CELVA), le  funzioni
e i servizi comunali relativi ai seguenti ambiti di attivita': 
    a) formazione degli amministratori e  del  personale  degli  enti
locali; 
    b) consulenza e assistenza tecnica  e  giuridico-legale,  nonche'
predisposizione di regolamenti tipo e della relativa modulistica; 
    c) supporto alla gestione amministrativa del personale degli enti
locali; 
    d) attivita' di riscossione  coattiva  delle  entrate  tributarie
degli enti locali mediante affidamento a terzi. 
  2. La Giunta  regionale,  con  propria  deliberazione  da  adottare
d'intesa con il CPEL, puo' individuare ambiti di attivita'  ulteriori
rispetto a quelli di cui al comma 1, inerenti alla  consulenza  e  al
supporto agli enti locali nell'esercizio delle loro funzioni. 
                               Art. 5 
 
       Funzioni e servizi comunali gestiti in firma associata 
                 per il tramite del Comune di Aosta 
 
  1. I Comuni esercitano in  forma  associata,  per  il  tramite  del
Comune di Aosta,  le  funzioni  e  i  servizi  comunali  relativi  ai
seguenti ambiti di attivita': 
    a) piano di zona e sportello sociale, ai sensi dell'art. 19 della
legge 8 novembre 2000, n. 328 (Legge quadro per la realizzazione  del
sistema integrato di interventi e servizi  sociali),  e  dell'art.  2
della  legge  regionale  25  gennaio  2000,  n.  5  (Norme   per   la
razionalizzazione dell'organizzazione  del  Servizio  socio-sanitario
regionale e per il miglioramento della qualita' e dell'appropriatezza
delle prestazioni sanitarie,  socio-sanitarie  e  socio-assistenziali
prodotte ed erogate nella regione); 
    b) servizi ai migranti e servizio di accoglienza notturna; 
    c) servizio di distribuzione del gas metano nei comuni; 
    d) servizi cimiteriali di interesse regionale. 
                               Art. 6 
 
       Funzioni e servizi comunali gestiti in forma associata 
            per il tramite dell'Amministrazione regionale 
 
  1.  I  Comuni  esercitano  in  forma  associata,  per  il   tramite
dell'Amministrazione regionale, le  funzioni  e  i  servizi  comunali
relativi ai seguenti ambiti di attivita' o ai seguenti organismi: 
    a) procedimenti disciplinari per l'irrogazione delle sanzioni  di
maggiore gravita'; 
    b) Comitato unico  di  garanzia  per  le  pari  opportunita',  la
valorizzazione  del   benessere   di   chi   lavora   e   contro   le
discriminazioni, istituito a livello del comparto unico regionale; 
    c) Commissione indipendente di valutazione della performance; 
    d) procedure selettive per il reclutamento del personale; 
    e) espropriazioni per  le  opere  o  gli  interventi  d'interesse
locale a carattere di pubblica utilita'. 
  2. Resta fermo quanto stabilito dalla  legge  regionale  17  agosto
1987, n. 81 (Costituzione di una  Societa'  per  azioni  nel  settore
dello sviluppo dell'informatica), relativamente ai compiti  assegnati
a INVA SpA in  materia  di  sistema  informativo  territoriale  e  di
centrale unica di committenza regionale per i servizi e le forniture. 
                               Art. 7 
 
         Finanziamento delle funzioni e dei servizi comunali 
               svolti in ambito territoriale regionale 
 
  1. La Regione, nell'ambito degli interventi  finanziari  in  favore
degli enti locali di cui alla legge regionale 20 novembre 1995, n. 48
(Interventi regionali in  materia  di  finanza  locale),  attribuisce
specifiche risorse ai soggetti di cui agli articoli 4, 5 e 6  per  le
funzioni ed i servizi comunali dagli stessi esercitati. 
Capo III 
FUNZIONI E SERVIZI COMUNALI DA SVOLGERE IN AMBITO TERRITORIALE
SOVRACOMUNALE PER IL TRAMITE DELLE UNITES DES COMMUNES VALDOTAINES 
                               Art. 8 
 
                   Unites des Communes valdenaines 
 
  1. Le  Unites  des  Communes  valdenaines,  di  seguito  denominate
Unites, sono enti locali, dotati di personalita' giuridica di diritto
pubblico e di potesta'  statutaria  e  regolamentare,  istituiti  per
l'esercizio associato di funzioni e servizi comunali. Alle Unites  si
applica, in quanto compatibile  e  non  derogata  dalle  disposizioni
della  presente  legge,  la  disciplina  regionale  in   materia   di
ordinamento degli enti locali, con particolare riguardo  allo  status
degli amministratori, all'ordinamento  finanziario  e  contabile,  al
personale e all'organizzazione. 
  2. Le Unites associano  i  Comuni  contermini  che  condividono  un
territorio e obiettivi di sviluppo comuni, ad esclusione  del  Comune
di Aosta che e' equiparato ad una Unite' autonoma. Ogni  Comune  puo'
far parte di una sola Unite'. 
  3. Le Unites si intendono costituite dalla  data  di  elezione  del
Presidente di cui all'art. 13. 
                               Art. 9 
 
                  Ambito territoriale delle Unites 
 
  1. Il limite demografico minimo delle Unites e' stabilito in 10.000
abitanti. 
  2. Anche al fine di salvaguardare le particolarita' linguistiche  e
territoriali, il limite demografico minimo  di  10.000  abitanti  non
trova applicazione nel caso in cui le proposte di associazione di cui
all'art. 10, comma 1,  prevedano  territori  coincidenti  con  quelli
delle attuali Comunita' montane. 
  3. Al fine del rispetto del limite demografico di cui al  comma  1,
la popolazione residente di ogni comune  e'  determinata  sulla  base
dell'ultimo dato disponibile, alla data di entrata  in  vigore  della
presente legge, fornito dall'Istituto nazionale di statistica. 
  4. Le Unites possono  stipulare  fra  loro  o  con  singoli  Comuni
apposite convenzioni, aventi i contenuti di cui all'art. 20,  per  la
gestione in forma  associata  di  funzioni  e  servizi  comunali  che
interessano ambiti territoriali piu' ampi. 
                               Art. 10 
 
             Procedimento per l'istituzione delle Unites 
 
  1. Ciascun Comune, previa intesa con gli altri Comuni  interessati,
definisce  una  proposta  di  associazione,  con  deliberazione   del
Consiglio comunale di contenuto identico per tutti i Comuni aderenti,
da trasmettere alla Regione entro due mesi dalla data di  entrata  in
vigore della presente legge. 
  2. La Giunta regionale individua, entro un mese dalla scadenza  del
termine di cui al comma 1,  con  propria  deliberazione  da  adottare
d'intesa con il CPEL e previo  parere  della  Commissione  consiliare
competente, gli ambiti territoriali delle Unites, la cui  istituzione
e' sancita con decreto del Presidente della Regione da pubblicare nel
Bollettino ufficiale della Regione. 
  3.  Nel  caso  in  cui  uno  o  piu'  Comuni  non  provvedano  alla
definizione della proposta di associazione entro i termini di cui  al
comma 1, il Presidente della Regione, previa  diffida  ad  adempiere,
nomina un commissario che provvede entro i trenta giorni successivi. 
  4. Nel caso in cui uno o piu' Comuni presentino  una  proposta  non
conforme a quanto disposto dall'art. 9, la Giunta regionale, al  fine
di  favorire  il  raggiungimento  dell'ambito  territoriale  ottimale
dell'Unite', puo' richiedere modifiche alla proposta presentata e, in
caso di mancato adeguamento,  provvede,  entro  i  successivi  trenta
giorni, all'individuazione dell'ambito dell'Unite' e  all'istituzione
di quest'ultima con le modalita' di cui al comma 2. 
  5. L'appartenenza di un Comune ad una Unite' puo' essere modificata
con decreto del Presidente della Regione a seguito  di  deliberazioni
adottate dal Consiglio del Comune  interessato  e  dai  Consigli  dei
Comuni delle Unites coinvolte a maggioranza assoluta  dei  rispettivi
componenti. 
  6. I sotto-ambiti  territoriali  omogenei  previsti  dalle  vigenti
disposizioni (SubATO) possono essere modificati,  entro  dodici  mesi
dalla data di entrata in vigore della  presente  legge,  al  fine  di
garantire la  coincidenza  territoriale  con  le  Unites,  singole  o
associate. 
                               Art. 11 
 
                               Organi 
 
  1. Gli organi delle Unites sono il Presidente  e  la  Giunta.  Essi
sono costituiti senza nuovi o maggiori oneri per la finanza  pubblica
regionale. Al Presidente e ai componenti  della  Giunta  non  possono
essere attribuiti retribuzioni, gettoni, indennita' o  emolumenti  di
sorta. 
                               Art. 12 
 
                               Giunta 
 
  1. La  Giunta  e'  l'organo  di  indirizzo  politico-amministrativo
dell'Unite' ed e' composta  dai  Sindaci  dei  Comuni  associati.  Il
Sindaco, in caso di assenza o impedimento temporaneo,  puo'  delegare
il Vicesindaco a rappresentarlo nella singola seduta della Giunta. 
  2. La Giunta delibera: 
    a) lo Statuto dell'Unite' e le relative modificazioni; 
    b) i regolamenti; 
    c) i bilanci preventivi, le relative variazioni e i rendiconti; 
    d) le convenzioni tra Unites e con i singoli Comuni; 
    e) gli atti di programmazione e di indirizzo; 
    f) la dotazione organica; 
    g) l'elezione e la revoca del Presidente e del Vicepresidente; 
    h) la nomina e la revoca dell'organo di revisione; 
    i) la nomina, la designazione  e  la  revoca  dei  rappresentanti
dell'Unite' presso altri enti; 
    j) l'accensione di mutui e le aperture di credito; 
    k) i criteri generali per la determinazione delle tariffe per  la
fruizione dei beni e dei servizi; 
    l) gli acquisti, le alienazioni, le permute, le costituzioni e le
modificazioni   di   diritti   reali   sul   patrimonio   immobiliare
dell'Unite'; 
    m) l'adozione degli  ulteriori  atti  ad  essa  attribuiti  dallo
Statuto. 
  3. Il  funzionamento  della  Giunta,  in  conformita'  ai  principi
stabiliti dallo Statuto, e' disciplinato da un  regolamento  interno,
al quale si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni di  cui
all'art. 20 della legge regionale n. 54/1998. 
  4. Nelle more dell'approvazione del regolamento di cui al comma  3,
si  applica,  in  quanto   compatibile,   il   regolamento   per   il
funzionamento del Consiglio del  Comune  associato  con  il  maggiore
numero di abitanti. La convocazione della Giunta per  l'elezione  del
primo presidente dell'Unite'  e'  disposta  dal  Sindaco  del  Comune
associato con il maggior numero di abitanti. 
                               Art. 13 
 
                             Presidente 
 
  1. Il Presidente e' eletto dalla Giunta a maggioranza assoluta  dei
suoi componenti,  entro  trenta  giorni  dalla  data  delle  elezioni
generali comunali, e dura in carica cinque anni. Il  Presidente  puo'
essere  revocato  con  le  stesse  modalita'  stabilite  per  la  sua
elezione. 
  2. Il Presidente e' il  rappresentante  legale  dell'Unite'  ed  in
particolare provvede  ad  incaricare  e  revocare  il  segretario,  i
dirigenti, ove previsti, e i responsabili degli uffici e dei  servizi
e a sovrintendere al funzionamento  degli  uffici  e  dei  servizi  e
all'esecuzione degli atti. 
  3. In caso di assenza o impedimento temporaneo,  il  Presidente  e'
sostituito da un Vicepresidente eletto tra i componenti della  Giunta
con le modalita' di cui al comma 1. 
  4. Qualora non diversamente stabilito dallo Statuto dell'Unite', in
caso di  cessazione  del  Presidente  dalla  carica  di  Sindaco,  le
funzioni  di  Presidente  sono  esercitate  dal  Vicepresidente  fino
all'elezione del nuovo Presidente, che  deve  avvenire  entro  trenta
giorni. 
                               Art. 14 
 
                               Statuto 
 
  1.  Lo  Statuto  dell'Unite'  e  le  relative  modificazioni   sono
approvati dalla Giunta con le procedure e con le maggioranze previste
dall'art. 33 della legge regionale n. 54/1998. 
  2. Lo Statuto, oltre a prevedere le modalita' di coinvolgimento dei
Comuni  associati,  promuovendone  la   piena   partecipazione   alla
formazione  delle  decisioni  e  alla   valutazione   dei   risultati
conseguiti, disciplina: 
    a) la ripartizione delle competenze tra  gli  organi  dell'Unite'
per quanto non previsto nella presente legge; 
    b) la sede, da individuare nell'ambito di  quelle  esistenti  nei
Comuni associati, e l'organizzazione funzionale dell'Unite'; 
    c) le ulteriori  modalita'  di  elezione  del  Presidente  e  del
Vicepresidente, nel rispetto di quanto previsto dall'art. 13; 
    d) le forme di collaborazione con gli altri enti locali. 
                               Art. 15 
 
                 Personale e segretario delle Unites 
 
  1.  Le  Unites  dispongono  di  propri  uffici  e  personale  e  si
avvalgono,  in  sede  di  prima  applicazione,  del  personale  delle
preesistenti Comunita' montane. Il  personale  in  servizio  a  tempo
indeterminato e' trasferito alle rispettive Unites a decorrere  dalla
data di costituzione delle stesse, secondo le modalita' stabilite dal
piano di successione di cui all'art. 22,  comma  2,  e  nel  rispetto
delle relazioni sindacali. Il personale trasferito  ha  diritto  alla
conservazione   del   trattamento   in   godimento    all'atto    del
trasferimento, con esclusione  delle  indennita'  o  retribuzioni  di
funzione o posizione correlate a ruoli  o  incarichi  precedentemente
ricoperti.  Per  i  restanti  rapporti  di  lavoro  in  essere  nelle
preesistenti  Comunita'   montane,   le   Unites   subentrano   nella
titolarita' dei rapporti fino alla prevista scadenza, con  le  stesse
modalita' di cui al secondo periodo. 
  2. Fermi restando i  vincoli  previsti  dalla  normativa  regionale
vigente in materia di assunzione di personale, la spesa sostenuta per
il personale delle Unites non  puo'  comportare,  in  sede  di  prima
applicazione, il superamento della somma della spesa sostenuta  dalle
preesistenti Comunita' montane di appartenenza per le funzioni  ed  i
servizi  comunali  assegnati  alle  Unites.  A   regime,   attraverso
specifiche misure di razionalizzazione organizzativa e  una  rigorosa
programmazione dei fabbisogni, devono essere in ogni caso  assicurati
progressivi risparmi sulla spesa per il personale. 
  3. Il segretario dell'Unite' e' incaricato dal  Presidente  secondo
le modalita' stabilite dalla legge regionale 19 agosto  1998,  n.  46
(Norme in materia  di  segretari  degli  enti  locali  della  Regione
autonoma Valle d'Aosta), e dal regolamento regionale 17 agosto  1999,
n. 4  (Ordinamento  dei  segretari  degli  enti  locali  della  Valle
d'Aosta). L'Unite' puo' sottoscrivere convenzioni per il servizio  di
segretaria unicamente con uno o piu' Comuni che la compongono. 
  4. Il segretario dell'Unite' e  i  segretari  dei  Comuni  in  essa
associati adottano modalita' operative ispirate al principio di leale
collaborazione, al fine di assicurare il coordinamento delle funzioni
esercitate e dei servizi comunali svolti. 
                               Art. 16 
 
          Funzioni e servizi comunali da svolgere in ambito 
       territoriale sovracomunale per il tramite delle Unites 
 
  1. Alle Unites e' affidato l'esercizio obbligatorio delle  funzioni
e dei servizi comunali nei seguenti ambiti di attivita', salvo quanto
disposto dagli articoli 4, 5 e 6: 
    a) sportello unico degli enti locali (SUEL); 
    b) servizi alla persona, con particolare riguardo a: 
      1) assistenza domiciliare e microcomunita'; 
      2) assistenza agli indigenti; 
      3) assistenza ai minori e agli adulti; 
      4) scuole medie e asili nido; 
      5) soggiorni vacanze per anziani; 
      6) telesoccorso; 
      7) trasporto di anziani e inabili; 
    c) servizi connessi al ciclo dell'acqua; 
    d) servizi connessi al ciclo dei rifiuti; la Regione individua le
linee guida per la gestione di tale ciclo, esercitando  un  ruolo  di
coordinamento; 
    e)  servizio  di  accertamento  e  riscossione  volontaria  delle
entrate tributarie. 
  2. Entro cinque anni dalla data di entrata in vigore della presente
legge, i servizi di cui al comma 1, lettere b) e d), sono  esercitati
obbligatoriamente in forma associata mediante convenzione tra  due  o
piu' Unites.  La  Giunta  regionale,  con  propria  deliberazione  da
adottare d'intesa con il  CPEL  e  previo  parere  della  Commissione
consiliare competente, individua i criteri per favorire tali forme di
gestione associata. 
                               Art. 17 
 
               Conferenza dei Presidenti delle Unites 
 
  1. Al fine di promuovere il coordinamento delle politiche  relative
ai servizi e  alle  funzioni  comunali  gestiti  dalle  Unites  e  di
garantire uniformi livelli essenziali delle  prestazioni  sull'intero
territorio regionale, e' istituita la conferenza dei Presidenti delle
Unites, di cui fa parte anche il Sindaco del Comune di Aosta. 
  2.   La   conferenza   dei   Presidenti   delle   Unites    propone
all'approvazione del CPEL: 
    a) le indicazioni  e  le  linee  guida  finalizzate  all'ottimale
esercizio delle finzioni e dei servizi gestiti dalle Unites; 
    b) la definizione di politiche tariffarie omogenee; 
    c) le modalita' per l'esercizio  delle  funzioni  e  dei  servizi
comunali a livello sovracomunale. 
  3. Le modalita' di funzionamento della  conferenza  dei  Presidenti
delle Unites sono disciplinate da un apposito regolamento interno. 
  4. La conferenza dei Presidenti delle  Unites  ha  sede  presso  il
CPEL, che ne assicura il coordinamento e il corretto funzionamento. 
Capo IV 
FUNZIONI E SERVIZI COMUNALI DA SVOLGERE IN AMBITO TERRITORIALE
COMUNALE 
                               Art. 18 
 
               Funzioni e servizi comunali da svolgere 
                   in ambito territoriale comunale 
 
  1. I Comuni, singolarmente o in forma associata,  esercitano  tutte
le funzioni e i servizi non  ricompresi  tra  quelli  riservati  alle
Unites, singole o associate, e ai soggetti di cui agli articoli 4,  5
e 6. 
Capo V 
FUNZIONI E SERVIZI COMUNALI DA SVOLGERE IN AMBITO TERRITORIALE
SOVRACOMUNALE MEDIANTE CONVENZIONI FRA COMUNI 
                               Art. 19 
 
Funzioni e  servizi  comunali  da  svolgere  in  ambito  territoriale
  sovracomunale mediante convenzioni tra Comuni 
 
  1. I Comuni esercitano obbligatoriamente in  ambito  sovracomunale,
mediante convenzione avente  i  contenuti  di  cui  all'art.  20,  le
funzioni e i servizi inerenti agli ambiti  di  attivita'  di  seguito
elencati: 
    a) organizzazione  generale  dell'amministrazione  comunale,  ivi
compreso il servizio di segreteria comunale; 
    b)   gestione   finanziaria    e    contabile,    ad    eccezione
dell'accertamento e della riscossione  volontaria  e  coattiva  delle
entrate tributarie; 
    c)  edilizia  pubblica  e  privata,  pianificazione  urbanistica,
manutenzione dei beni immobili comunali; 
    d) polizia locale; 
    e) biblioteche. 
  2.  I  Comuni  individuano  l'ambito  territoriale  ottimale  della
convenzione, unico per tutte le funzioni e i servizi di cui al  comma
1, che deve  essere  costituito  da  due  o  piu'  comuni  contermini
appartenenti preferibilmente alla medesima Unite', la cui popolazione
complessiva  sia  pari  ad  almeno  1.000  abitanti,  calcolata  come
previsto all'art. 9, comma 3. 
  3.  L'ambito   territoriale   ottimale   della   convenzione   deve
obbligatoriamente  comprendere  Comuni  appartenenti  alla   medesima
Unite' entro la conclusione del  mandato  decorrente  dalle  elezioni
generali comunali successive alla data di  entrata  in  vigore  della
presente  legge.  Sono  esclusi  dall'obbligo  di  appartenenza  alla
medesima Unite' il Comune o i Comuni che sottoscrivono con il  Comune
di Aosta una convenzione per l'esercizio delle funzioni e dei servizi
di cui al comma 1. 
                               Art. 20 
 
                     Contenuti delle convenzioni 
 
  1. La Giunta  regionale,  con  propria  deliberazione  da  adottare
d'intesa con il CPEL, entro tre mesi  dall'entrata  in  vigore  della
presente  legge,  stabilisce  gli  ulteriori  contenuti   obbligatori
rispetto a quelli gia' elencati dall'art. 104, comma 2,  della  legge
regionale n. 54/1998, delle  convenzioni  per  l'esercizio  associato
delle funzioni e dei servizi comunali secondo le modalita'  stabilite
dalla  presente  legge.   I   suddetti   contenuti   comprendono   la
possibilita' di costituzione di uffici  associati  operanti,  per  la
durata  della  convenzione,  con  personale  distaccato  dagli   enti
aderenti, e l'individuazione dell'ente che assume la  responsabilita'
dell'esercizio associato e presso il quale e' operante  la  struttura
responsabile dell'esercizio delle funzioni e  dei  servizi  comunali,
senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica regionale. 
Capo VI 
SOPPRESSIONE DELLE COMUNITA' MONTANE E SUCCESSIONE DELLE UNITES 
                               Art. 21 
 
                Soppressione delle Comunita' montane 
 
  1. Le Comunita' montane della Valle  d'Aosta,  istituite  ai  sensi
dell'art. 73 della legge regionale n.  54/1998,  sono  soppresse  con
effetto dalla data di costituzione delle Unites. 
                               Art. 22 
 
                 Successione nei rapporti giuridici 
 
  1. Le Unites subentrano nel patrimonio  e  nei  rapporti  giuridici
attivi e passivi, ivi compresi i rapporti di lavoro con  il  relativo
personale, delle preesistenti Comunita'  montane  in  relazione  alle
funzioni ed ai servizi comunali assegnati. 
  2. Nel caso in cui l'ambito territoriale dell'Unite'  coincida  con
l'ambito della preesistente Comunita' montana, Unite' succede,  dalla
data di costituzione, nel patrimonio e nei rapporti giuridici  attivi
e passivi, ivi compresi i rapporti di lavoro con il personale,  della
Comunita'  montana  preesistente  senza  che  sia   esperita   alcuna
procedura di liquidazione.  Negli  altri  casi,  la  successione  nei
rapporti patrimoniali, organizzativi, amministrativi e finanziari  e'
disciplinata con deliberazione della Giunta  regionale,  da  adottare
d'intesa con il CPEL entro sei  mesi  dall'entrata  in  vigore  della
presente legge. La suddetta deliberazione definisce le modalita' e  i
tempi di attuazione dei piani di  successione,  prevedendo  anche  la
nomina di amministratori  temporanei  per  l'adozione  di  ogni  atto
necessario  a  garantire,  senza   soluzione   di   continuita',   il
funzionamento delle Comunita' montane nelle more del  subentro  delle
Unites. 
Capo VII 
INTERVENTI IN MATERIA DI FINANZA LOCALE 
                               Art. 23 
 
              Trasferimenti finanziari agli enti locali 
 
  1. Nelle more del riordino normativo di cui all'art. 25. comma 1, i
riferimenti  alle  Comunita'  montane  contenuti  nelle  disposizioni
legislative, regolamentari e negli atti amministrativi  attuativi  in
materia di finanza locale si intendono effettuati alle Unites. 
  2. Tra i criteri per la ripartizione dei  finanziamenti  agli  enti
locali di cui alla legge regionale n. 48/1995 e' ricompreso anche  il
costo unitario ottimale di riferimento per le funzioni ed  i  servizi
comunali esercitati ai sensi della presente legge,  da  definire,  in
ossequio ai principi di efficienza, efficacia  ed  economicita',  con
deliberazione della Giunta regionale  da  adottare  d'intesa  con  il
CPEL. 
Capo VIII 
DISPOSIZIONI FINALI 
                               Art. 24 
 
             Supporto formativo e tecnico-organizzativo 
 
  1. Il CPEL, al fine di sostenere l'avvio delle  gestioni  associate
ai sensi dalla presente legge, puo'  intraprendere,  avvalendosi  del
CELVA, specifiche azioni dirette ad assicurare agli enti interessati: 
    a) assistenza giuridico-amininistrativa; 
    b) interventi formativi a favore di amministratori  e  dipendenti
degli enti locali, che prevedano, tra  l'altro,  la  condivisione  di
esperienze e l'approfondimento delle conoscenze. 
                               Art. 25 
 
                               Rinvio 
 
  1. Entro due anni dalla data di entrata in  vigore  della  presente
legge, al fine di semplificare il quadro legislativo  di  riferimento
coordinandolo con le disposizioni di  cui  alla  presente  legge,  si
provvede al riordino  della  legislazione  regionale  in  materia  di
ordinamento degli enti locali. 
  2. Nelle  more  del  riordino  normativo  di  cui  al  comma  1,  i
riferimenti  alle  Comunita'  montane  contenuti  nelle  disposizioni
legislative e regolamentari  vigenti  si  intendono  effettuati,  ove
compatibili, alle Unites. 
                               Art. 26 
 
                      Disposizioni transitorie 
 
  1. I Comuni esercitano in  forma  associata,  per  il  tramite  dei
soggetti di cui agli articoli 4, 5 e 6,  le  funzioni  ed  i  servizi
comunali relativi agli ambiti di attivita' individuati  nei  predetti
articoli, nei tempi e con le modalita' stabiliti nelle convenzioni da
stipulare entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge.
Nelle more della stipulazione delle predette  convenzioni,  rimangono
valide le convenzioni in essere alla data di entrata in vigore  della
presente legge. 
  2. Le funzioni  e  i  servizi  comunali  di  cui  all'art.  16  non
esercitate alla data di entrata in vigore della presente legge  dalle
preesistenti Comunita' montane sono esercitate dalle Unites entro  un
anno dalla data della loro costituzione, ai sensi dell'art. 8,  comma
3. 
  3. Entro sei mesi dall'entrata in vigore della  presente  legge,  i
Comuni individuano l'ambito  territoriale  ottimale  per  l'esercizio
obbligatorio associato mediante  convenzione  delle  funzioni  e  dei
servizi di cui all'art. 19. Entro quattro mesi dall'individuazione di
tale ambito, i Comuni esercitano in forma associata tutte le funzioni
e i servizi di cui al medesimo articolo.  Le  convenzioni  in  essere
alla data di entrata in vigore della presente legge rimangono  valide
fino alla loro scadenza e comunque  fino  al  31  dicembre  2015,  se
successiva. 
                               Art. 27 
 
                         Disposizione finale 
 
  1. Le Unites di cui alla presente legge esercitano le funzioni e  i
servizi comunali loro  affidati  a  decorrere  dalle  prime  elezioni
generali comunali successive alla data di  entrata  in  vigore  della
presente legge. 
                               Art. 28 
 
                       Dichiarazione d'urgenza 
 
  1. La presente legge e' dichiarata urgente ai sensi  dell'art.  31,
comma terzo, dello Statuto speciale per la Valle d'Aosta ed  entrera'
in vigore il giorno successivo a quello della sua  pubblicazione  nel
Bollettino ufficiale della Regione. 
  E' fatto obbligo  a  chiunque  spetti  di  osservarla  e  di  farla
osservare come legge  della  Regione  autonoma  Valle  d'Aosta/Vallee
d'Aoste. 
 
    Aosta, 5 agosto 2014 
 
                              ROLLANDIN 
 
(Omissis). 
 

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