Tu sei qui

IN EVIDENZA: SS.UU. OCCUPAZIONI ILLEGITTIME - GIURISDIZIONE

Pubblico
Giovedì, 11 Agosto, 2016 - 02:00

 
 
Cass. civ. Sez. Unite, Sent., 19-07-2016, n. 14793, giurisdizione in materia di occupazione illegittima 
 
REPUBBLICA ITALIANA
 
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
 
LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE
 
SEZIONI UNITE CIVILI
 
SENTENZA
 
sul ricorso 25686/2014 proposto da:
 
D.R.A.M., elettivamente domiciliata in ROMA, VIALE APPIO CLAUDIO 229, presso lo studio dell'avvocato PAOLO PANUNZIO, rappresentata e difesa dall'avvocato SERGIO CICCARELLI, per delega a margine del ricorso;
 
- ricorrente -
 
contro
 
COMUNE DI ASCOLI SATRIANO;
 
- intimato -
 
avverso la sentenza n. 1047/2014 della CORTE D'APPELLO di BARI, depositata il 28/06/2014;
 
udita la relazione della causa svolta nella pubblica udienza del 22/03/2016 dal Presidente Dott. GIOVANNI MAMMONE;
 
udito l'Avvocato Paolo PANUNZIO per delega dell'avvocato Sergio Ciccarelli;
 
udito il P.M., in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. PRATIS Pierfelice, che ha concluso per l'accoglimento del secondo motivo del ricorso, giurisdizione del giudice ordinario.
 
Svolgimento del processo
 
1. D.R.A.M. esponeva che un terreno di sua proprietà sito in (OMISSIS), nel 1987 era stato sottoposto ad esproprio dal Comune per l'esecuzione di opere di urbanizzazione primaria (Delib. 13 ottobre 1987), e che i lavori erano terminati nel 1992 (31.10.92) senza che la procedura espropriativa si fosse conclusa e fosse stata corrisposta alcuna indennità. Tanto premesso la D.R. conveniva in giudizio il Comune di Ascoli Satriano dinanzi al Tribunale di Foggia per ottenere il risarcimento dei danni subiti dall'occupazione, in parte espropriativa ed in parte usurpativa.
 
2. Costituitosi il Comune, l'istruttoria accertava che il decreto di occupazione di urgenza interessava una superficie di soli mq. 670, mentre la porzione del terreno occupata e sottoposta trasformazione era ampia mq. 1688 (con una eccedenza, quindi, di mq. 1018).
 
3. Accolta la domanda e condannato il Comune al pagamento della somma di Euro, 122.093 oltre interessi legali, proposto appello dall'ente soccombente, la Corte d'appello di Bari con sentenza non definitiva del 28.06.14 accoglieva parzialmente l'impugnazione e dichiarava il difetto di giurisdizione dell'a.g.o. con riferimento alla domanda di risarcimento dei danni da occupazione appropriativa ed usurpativa, lasciando ferma la condanna per la corresponsione dell'indennità dovuta per l'occupazione legittima e disponendo la prosecuzione del giudizio per la sua quantificazione.
 
4. Avverso questa sentenza ricorre per cassazione D.R. con ricorso e memoria. Non svolge attività difensiva il Comune di Ascoli Satriano.
 
Motivi della decisione
 
5. La Corte d'appello dà per certo che il progetto di sistemazione urbanistica fu approvato il 13.10.87 e che i lavori furono completati nel novembre 1991, senza che venisse mai emanato il decreto di esproprio.
 
Ritiene, inoltre, che furono occupati non solo i mq. 670 previsti dal progetto, ma anche altri mq. 1018 extra progetto.
 
Quanto alla giurisdizione, rileva il giudice di appello che per i mq. 670 (previsti dal progetto) si verte in situazione di occupatione appropriativa, per la quale la giurisdizione è del giudice amministrativo (S.u. 30254/08). Per i residui mq. 1.018 (occupati extra progetto) si verte in situazione di occupazione usurpativa, per la quale la giurisdizione è pur sempre del giudice amministrativo, dato che si tratta di terreno non compreso nel decreto di esproprio, ma strumentalmente destinato alle opere di urbanizzazione, la cui destinazione è pur sempre conseguente ad una valutazione di pubblico interesse. Il comportamento dell'Amministrazione, in altre parole, sarebbe in ogni caso sottoposto al giudice amministrativo, tanto nel caso sia sopravvenuto il decreto di esproprio, tanto nel caso in cui il decreto di esproprio non sia intervenuto (argomento da S.u. 16093/09).
 
La giurisdizione dell'a.g.o. secondo la Corte di merito interesserebbe, dunque, solamente la parte della domanda con cui si richiede l'indennità di occupazione legittima.
 
6. Parte ricorrente propone due mezzi di impugnazione, con i quali contesta la dichiarata giurisdizione del giudice amministrativo.
 
6.1. Con il primo motivo, quanto all'espropriazione appropriativa dell'area di mq. 670, deduce violazione della L. 25 giugno 1865, n. 2359, art. 13 e del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 80, art. 34. La Corte d'appello avrebbe ritenuto erroneamente che i lavori di urbanizzazione dovessero essere essere completati entro il quinquennio dalla delibera di giunta del 13.10.87, costituente il termine per la conclusione della procedura espropriativa. In realtà la delibera prevedeva che i lavori dovessero essere completati entro il biennio successivo al loro inizio, e cioè entro 30.03.91, atteso che la consegna del cantiere avvenne il 1.04.89. Oltrepassato il termine per la conclusione, la prosecuzione dei lavori degrada a mero comportamento dell'Amministrazione, non ricollegabile più ad alcun potere, essendo nel frattempo venuta meno la determinazione di procedere all'esecuzione, per scadenza del termine specifico di realizzazione dei lavori.
 
6.2. Con il secondo motivo, quanto al secondo terreno, di mq. 1.018, oggetto di occupazione usutpativa, deduce violazione dell'art. 42 Cost. e del D.Lgs. 31 marzo 1998, art. 34, essendo l'esecuzione dei lavori del tutto avulsa dalla dichiarazione di pubblica utilità ed avendo, quindi, l'Amministrazione tenuto anche in questo caso un comportamento di mero fatto, non assistito dai requisiti dell'azione amministrativa, il che rende sottoponibili le controversie conseguenti solo al giudice ordinario.
 
7. La domanda risarcitoria della D.R. è stata introdotta con atto di citazione notificato il 15.05.01 ed è articolata in due capi, aventi ad oggetto due diverse porzioni del terreno asservito per ragioni di pubblico interesse dall'Amministrazione: la prima di mq. 670, direttamente interessata dalla procedura espropriativa, la seconda, di mq. 1.018, occupata e trasformata dalla stessa Amministrazione per il completamento del progetto urbanistico, ma non fatta oggetto della procedura in questione.
 
Fermo restando il merito della vicenda e prendendo a riferimento esclusivamente la questione di giurisdizione sollevata con i due motivi in esame, deve richiamarsi la giurisprudenza di queste Sezioni unite, la quale all'esito delle sentenze della Corte costituzionale 6.07.04 n. 204 e 11.05.06 n. 191, ha precisato che: a) rientrano nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, istituita del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 80, art. 34 (nel testo introdotto dalla L. 21 luglio 2000, n. 205, art. 7), le occupazioni illegittime preordinate all'espropriazione ed attuate in presenza di un concreto esercizio del potere, come tale riconoscibile in base al procedimento ed alle forme adottate, in consonanza con le norme che regolano il procedimento in questione; b) rientrano, invece, in via residuale nella giurisdizione ordinaria i "comportamenti" posti in essere dall'Amministrazione in carenza di potere, ovvero di mero fatto (v. per tutte S.u. 16.12.13 n. 27994 e la giurisprudenza ivi citata).
 
Tale assetto della giurisdizione, rilevante nell'odierna controversia, è altresì desumibile del D.Lgs. 2 luglio 2010, n. 104, art. 7 e art. 133, lett. g), (codice del processo amministrativo).
 
8. Facendo applicazione di questi principi e tenendo conto dell'accertamento di fatto compiuto dal giudice di merito, deve rilevarsi che le modalità di formulazione della domanda implicano la proposizione di due specifiche ragioni di danno da parte dell'istante, le quali danno luogo alla separazione della giurisdizione. La richiesta di risarcimento deriva, infatti, nel primo caso dalle conseguenze del non corretto completamento del procedimento espropriatorio, pur correttamente iniziato (porzione di terreno di mq. 670, sottoposta alla c.d. occupazione espropriativa), e, nel secondo caso, dall'occupazione e dalla trasformazione della seconda porzione di terreno in mancanza di un qualsiasi provvedimento amministrativo (mq. 1.018, sottoposta alla c.d. occupazione usurpativa).
 
In conclusione, avendo a riferimento la situazione di fatto e facendo applicazione di principi sopra richiamati, deve essere rigettato il primo motivo e deve essere accolto il secondo, affermando la giurisdizione del giudice amministrativo per la prima parte della domanda e quella del giudice ordinario per la seconda.
 
La sentenza impugnata deve essere di conseguenza cassata nei limiti dell'accoglimento, con rinvio al giudice indicato in dispositivo, il quale provvederà anche alla liquidazione delle spese del presente giudizio di legittimità.
 
P.Q.M.
 
La Corte rigetta il primo motivo ed accoglie il secondo, cassa la sentenza impugnata nei limiti dell'accoglimento e rinvia alla Corte d'appello di Bari in diversa composizione, anche per le spese.
 
Ai sensi del D.P.R. 30 maggio 2002, n. 115, art. 13, comma 1 quater, dà atto della non sussistenza dei presupposti per il versamento, da parte del ricorrente dell'ulteriore importo a titolo di contributo unificato, pari a quello dovuto per il ricorso, a norma dello stesso art. 13, comma 1 bis.
 
Così deciso in Roma, il 22 marzo 2016.
 
Depositato in Cancelleria il 19 luglio 2016

Registrati

Registrati per accedere Gratuitamente ai contenuti riservati del portale (Massime e Commenti) e ricevere, via email, le novità in tema di Diritto delle Pubbliche Amministrazioni.

Inserire un indirizzo e-mail valido, al quale il sistema invierà tutte le comunicazioni. L'indirizzo e-mail non sarà pubblico.
Inserisci in entrambi i campi una password per il nuovo profilo.
I tuoi dati
Newsletter

La società Diritto Amministrazioni s.r.l.s., con sede legale in Via Strampelli, 4 02100 Rieti, P.IVA/C.F.: 01213970575, email: info@dirittoamministrazioni.it, PEC: dirittoamministrazioni@pec.it, in qualità di soggetto giuridico Titolare del trattamento, La informa, ai sensi dell'art. 13 Regolamento (UE) n. 679/2016 (in seguito, "GDPR"), che i Suoi dati saranno trattati con le modalità e per le finalità seguenti:

1. OGGETTO DEL TRATTAMENTO

Il Titolare tratta le seguenti tipologie di dati personali:

- dati identificativi di tipo anagrafico (ad esempio: nome, cognome, indirizzo, telefono, email, codice fiscale, data di nascita, foto - in seguito, "dati personali" o anche "dati") da Lei comunicati in occasione: della richiesta di informazioni e/o preventivi; per la conclusione di contratti per i Servizi del Titolare; per l'eventuale valutazione di CV spontaneamente inviati; della iscrizione alla newsletter o della registrazione al sito web dirittoamministrazioni.it.
- dati acquisiti dai sistemi informatici preposti al funzionamento del sito web dirittoamministrazioni.it, acquisiti nel corso del loro normale esercizio, la cui trasmissione è implicita nell’uso dei protocolli di comunicazione di Internet e che non sono raccolti per essere associati a interessati identificati ma che, per loro stessa natura, potrebbero, attraverso elaborazioni e associazioni con dati detenuti da terzi, permettere di identificare gli utenti. In questa categoria di dati, rientrano gli indirizzi IP o i nomi a dominio dei computer utilizzati dagli utenti che si connettono al sito, gli indirizzi in notazione URI (Uniform Resource Identifier) delle risorse richieste, l’orario della richiesta, il metodo utilizzato nel sottoporre la richiesta al server, la dimensione del file ottenuto in risposta, il codice numerico indicante lo stato della risposta data dal server (buon fine, errore, ecc.) ed altri parametri relativi al sistema operativo e all’ambiente informatico dell’utente. Per qualsiasi accesso al sito, quindi, indipendentemente dalla presenza di un cookie, vengono registrate le seguenti informazioni: tipo di browser (es. Microsoft Edge, Mozilla Firefox, Google Chrome, ecc.), sistema operativo (es. Linux, Windows, iOS, ecc.), l’host e l’URL di provenienza del visitatore, oltre ai dati sulla pagina richiesta. I dati potrebbero essere utilizzati per l’accertamento di responsabilità in caso di ipotetici reati informatici ai danni del sito suddetto.
La informiamo che il sito web dirittoamministrazioni.it utilizza il servizio di hosting GDPR Compliant “Aruba S.p.A.”. Per approfondimenti, La invitiamo a visionare tutte le informazioni all’indirizzo: https://www.aruba.it/gdpr-regolamento-europeo-privacy.aspx
La informiamo, inoltre, che la funzionalità di iscrizione alla Newsletter utilizza il servizio GDPR Compliant offerto dalla società francese “Brevo SAS”. Per approfondimenti, La invitiamo a visionare tutte le informazioni agli indirizzi: https://www.brevo.com/it/legal/privacypolicy e https://help.brevo.com/hc/en-us/articles/360001005510-Data-storage-location.
Per quanto inerente alle disposizioni relative ai cookie, La informiamo che il sito web dirittoamministrazioni.it installa cookie tecnici e cookie analitici di terze parti (Matomo Analytics con IP anonimizzato negli ultimi due ottetti, server in UE: https://matomo.org/gdpr-analytics) al fine di visualizzare, in modo aggregato, le visite eseguite sulle pagine del sito web suddetto. Eventuali cookie di profilazione di terze parti, vengono installati solo dopo il consenso esplicito ed informato dell’utente. La invitiamo, tuttavia, ad approfondire l'argomento leggendo attentamente le specifiche Cookie Policy pubblicata online sull’indirizzo web https://www.dirittoamministrazioni.it/cookie-policy.html.

2. FINALITA' E BASI GIURIDICHE DEL TRATTAMENTO

A) Per le seguenti Finalità di Servizio:

  1. elaborare preventivi o quotazioni in relazione ai Servizi del Titolare;
  2. avviare contatti telefonici e/o via email finalizzati alla eventuale conclusione di rapporti contrattuali e/o collaborativi con l'azienda Diritto Amministrazioni s.r.l.s. nell'ambito dei servizi da questa offerti e per i quali è stata contattata tramite telefono, email e finalità strettamente connesse e strumentali alla gestione del suddetto rapporto (ad es. acquisizione di informazioni precontrattuali per dare esecuzione ai servizi richiesti).
  3. concludere contratti per i Servizi del Titolare ed offrire servizi informativi e divulgativi in materia giuridica agli utenti iscritti sul sito web dirittoamministrazioni.it; tramite registrazione al sito web dirittoamministrazioni.it o iscrizione online alla newsletter;
  4. adempiere agli obblighi precontrattuali, contrattuali e fiscali derivanti da rapporti con Lei in essere;
  5. visionare curriculum vitae spontaneamente inviati al fine di selezionare, in caso di posizioni aperte, eventuali figure professionali per l'avvio di rapporti di lavoro e/o collaborazioni;
  6. adempiere agli obblighi previsti dalla legge, da un regolamento, dalla normativa comunitaria o da un ordine delle Autorità (come, ad esempio, in materia di antiriciclaggio) o Organi di vigilanza;
  7. esercitare i diritti del Titolare, ad esempio, i diritto di difesa in giudizio.

Il conferimento dei dati per le finalità di cui alla lettera A) è obbligatorio per usufruire dei servizi del Titolare e trova le sue basi legali di trattamento, per i punti da I a VII, nella gestione dei rapporti contrattuali o precontrattuali o nella gestione di obblighi di natura legale.

B) Solo previo Suo specifico e distinto consenso, per le seguenti Finalità di Marketing:

  1. marketing diretto: inviarLe, via email, posta e/o sms e/o contatti telefonici, comunicazioni commerciali, auguri in occasione di ricorrenze e/o materiale promozionale sui servizi offerti dal Titolare.

Il conferimento dei dati per le finalità di cui alla lettera B) non è obbligatorio per usufruire dei servizi del Titolare e trova la sua base legale di trattamento nel consenso libero ed informato conferito dall'interessato.

3. MODALITA' DEL TRATTAMENTO

Il trattamento dei Suoi dati personali è realizzato per mezzo delle seguenti operazioni: raccolta, registrazione, organizzazione, conservazione, consultazione, elaborazione, modificazione, selezione, estrazione, raffronto, utilizzo, interconnessione, blocco, comunicazione, cancellazione e distruzione.
In relazione alle indicate finalità, i dati da Lei forniti per mezzo di supporti cartacei e/o telefonicamente e/o telematicamente (anche mediante la compilazione dei moduli/webform predisposte online), saranno oggetto di trattamento sia cartaceo che elettronico e/o automatizzato. Il trattamento dei dati avverrà sempre in modo da garantirne la sicurezza logica e fisica e la riservatezza.
I dati potranno essere trattati solo da operatori autorizzati, precedentemente nominati in qualità di incaricati al trattamento, che vengono periodicamente aggiornati sulle regole della privacy e sensibilizzati al rispetto e alla tutela della dignità e della riservatezza dell'utente.

4. DURATA DEL TRATTAMENTO

I dati personali raccolti in occasione della stipula di contratti o l'avvio di rapporti di servizio con i clienti, saranno conservati per il tempo necessario per adempiere le finalità relative e, comunque, per un tempo non superiore alle tempistiche connesse agli obblighi legali di conservazione delle scritture contabili (attualmente stabiliti in n. 10 anni).
I dati personali raccolti per finalità di marketing diretto, saranno trattati per non oltre 2 anni dalla raccolta.
I dati personali raccolti e trattati ai fini di elaborare preventivi, offerte o proposte commerciali che non abbiano condotto all'instaurazione di un rapporto contrattuale o di servizio, saranno conservati per un periodo max di 12 mesi dall'invio dell'ultima proposta o revisione dell'offerta.
I curriculum vitae ricevuti, via posta o via email, sono conservati solo per il tempo strettamente necessario all'espletazione delle eventuali procedure di selezione. I CV spontaneamente ricevuti in periodi nei quali non sono aperte procedure di selezione, non verranno ne' visionati, ne' archiviati, ne' conservati in alcun modo ma cancellati o distrutti immediatamente dopo la loro ricezione.
Come riportato dall’Informativa Privacy di Aruba S.p.A., provider del sito web dirittoamministrazioni.it, La informiamo che i dati acquisiti dai sistemi informatici preposti al funzionamento del sito web suddetto “saranno conservati in una forma che consenta l'identificazione dell'Interessato per un arco di tempo non superiore a quello necessario al conseguimento delle finalità per le quali sono stati raccolti tenendo in considerazione le leggi applicabili alle attività e ai settori in cui il Titolare opera. I Dati necessari per assolvere ad obblighi fiscali e contabili sono conservati per 10 anni dal termine del rapporto contrattuale (art. 2220 c.c.). I Dati relativi alle richieste di ordini non pagati o annullati o non conclusi sono conservati per 3 mesi. In caso di Servizi di Posta o Connettività i dati di traffico telematico sono conservati per 6 anni. Decorsi i termini così stabiliti, i Dati sono cancellati o trasformati in forma anonima, salvo che la loro ulteriore conservazione sia necessaria per assolvere ad obblighi di legge o per adempiere ad ordini impartiti da Pubbliche Autorità e/o Organismi di Vigilanza.” (Fonte: www.aruba.it/documents/tc-files/it/11_it_privacy_policy_aruba_spa.aspx).
Come riportato dall’Informativa Privacy della società “Brevo SAS”, provider del servizio di newsletter presente sul sito web dirittoamministrazioni.it, La informiamo, che “i dati personali raccolti da Brevo riguardanti le informazioni di identità e contatto dei suoi Utenti sono archiviati per un periodo massimo di due anni dopo la cessazione del rapporto contrattuale per i clienti Utenti, o dopo la loro raccolta da parte del responsabile del trattamento o dall’ultimo contatto dell’Utente prospect per i dati relativi a questi ultimi. La cessazione del rapporto contrattuale si intende come la risoluzione espressa da parte dell’Utente o il non utilizzo del servizio Brevo per un periodo di cinque anni.” (Fonte: https://www.brevo.com/it/legal/privacypolicy).

5. ACCESSO AI DATI

I Suoi dati potranno essere resi accessibili, per le finalità di cui all'art. 2, anche a società terze o altri soggetti che svolgono attività in outsourcing per conto del Titolare (a titolo indicativo, studi professionali, consulenti, ecc.), nella loro qualità di responsabili esterni del trattamento con i quali il Titolare conferma di aver stipulato apposito contratti che regolamentano l’utilizzo, la protezione e la riservatezza dei dati personali trasferiti.

6. COMUNICAZIONE E TRASFERIMENTO DEI DATI

I Suoi dati non saranno oggetto di diffusione. 
Senza la necessità di un espresso consenso (ex art. 6 lett. b) e c) GDPR), il Titolare potrà comunicare i Suoi dati per le finalità di cui all’art. 2. A) a Organismi di Vigilanza, Autorità giudiziarie, nonché, a quei soggetti ai quali la comunicazione sia obbligatoria per legge per l’espletamento delle finalità dette.
I dati personali sono conservati su supporti cartacei e/o elettronici presso la sede del Titolare situata in Rieti, Via Strampelli, 4.
I dati tecnici raccolti attraverso il sito web dirittoamministrazioni.it, sono conservati, presso i server collocati su territorio europeo del registrar Aruba S.p.A. che garantisce l’adozione di adeguate misure di protezione tecniche ed organizzative sulla base di quanto previsto dal Reg. EU 679/16.
I dati tecnici raccolti attraverso ile servizio di newsletter sono conservati, presso i server collocati su territorio europeo del provider Brevo SAS che garantisce l’adozione di adeguate misure di protezione tecniche ed organizzative sulla base di quanto previsto dal Reg. EU 679/16.
La società Diritto Amministrazioni s.r.l.s. non trasferisce dati personali in Paesi extra-UE.

7. NATURA DEL CONFERIMENTO DEI DATI E CONSEGUENZE DEL RIFIUTO A RISPONDERE

Il conferimento dei dati per le finalità di servizio di cui all'art. 2. A) è obbligatorio. In loro assenza, non potremo garantirLe i Servizi dell'azienda.

Il conferimento dei dati per le finalità di marketing diretto di cui all'art. 2. B) è, invece, facoltativo. 
Può, pertanto, decidere di non conferire alcun dato o di negare, successivamente, la possibilità di trattare dati già forniti, nel qual caso, non potrà ricevere newsletter, comunicazioni commerciali e materiale pubblicitario inerente ai Servizi offerti dal Titolare. Continuerà, comunque, ad avere diritto ai servizi offerti dall'azienda.

8. DIRITTI DELL'INTERESSATO

Nella sua qualità di interessato, la informiamo che ha i diritti di cui agli art. 15 GDPR e, precisamente, i diritti di:

  • ottenere la conferma dell'esistenza o meno di dati personali che La riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile;
  • ottenere l'indicazione: a) dell'origine dei dati personali; b) delle finalità e modalità del trattamento; c) della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l'ausilio di strumenti elettronici; d) degli estremi identificativi del titolare e degli eventuali responsabili;
  • ottenere: a) l'aggiornamento, la limitazione, la rettificazione, ovvero, quando vi ha interesse, l'integrazione dei dati; b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati; c) l’attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato;
  • ricevere, in un formato strutturato, di uso comune e leggibile da dispositivo automatico, i dati personali che la riguardano e di trasmettere tali dati a un altro titolare del trattamento senza impedimenti, qualora: a) il trattamento si basi sul consenso o su un contratto; b) il trattamento sia effettuato con mezzi automatizzati; c) sia tecnicamente fattibile;
  • opporsi, in tutto o in parte: a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che La riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta; b) al trattamento di dati personali che La riguardano a fini di invio di materiale diverso da quanto necessario per l’espletamento del servizio (es. pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale, mediante l’uso di sistemi automatizzati di chiamata senza l’intervento di un operatore mediante e-mail e/o mediante modalità di marketing tradizionali mediante telefono e/o posta cartacea);
  • proporre un reclamo al Garante per la protezione dei dati personali.

9. MODALITA' DI ESERCIZIO DEI DIRITTI

Per esercitare i suoi diritti, inviando:

  • una raccomandata A/R all'indirizzo Via Strampelli, 4 - 02100 Rieti;
  • una email all'indirizzo email info@dirittoamministrazioni.it o alla casella PEC: dirittoamministrazioni@pec.it.

Se ha domande o desidera semplicemente avere maggiori informazioni sul trattamento dei suoi dati personali, può inviare una e-mail all’indirizzo info@dirittoamministrazioni.it.
Prima che la Diritto Amministrazioni s.r.l.s. possa fornirvi o modificare qualsiasi informazione, potrebbe essere necessario verificare la vostra identità e rispondere ad alcune domande. Una risposta sarà fornita al più presto e, comunque, non oltre 30gg dalla sua ricezione.

10. TITOLARE, RESPONSABILI DEL TRATTAMENTO

Il Titolare del Trattamento è la Diritto Amministrazioni s.r.l.s., con sede in Via Strampelli, 4 - 02100 Rieti, P.IVA/C.F.: 01213970575. L'elenco aggiornato degli eventuali responsabili e incaricati al trattamento è custodito presso la sede legale del Titolare del trattamento. Per conoscere la lista aggiornata, è possibile inviare, in qualunque momento, un’email alla casella info@dirittoamministrazioni.it.